Nel cuore della Racha, nella storica città di Oni, si trova un notevole testimone del patrimonio culturale della Georgia - la Sinagoga di Oni. Questo gioiello architettonico, costruito nel 1895, vanta una cupola rettangolare e intricati disegni che catturano l'attenzione. La sinagoga, situata presso il cancello orientale, presenta una cupola che riposa serenamente su quattro colonne collegate da archi semicircolari. Finiture con capitelli ornati da rilievi vegetali, le colonne non solo contribuiscono alla solidità strutturale, ma arricchiscono anche l'attrattiva estetica dell'edificio.
L'interno della Sinagoga di Oni è altrettanto sorprendente quanto il suo esterno. La sinagoga è divisa in tre sezioni principali da colonne, con la sala centrale che vanta uno spazio più ampio rispetto alle navate nord e sud. Archi semicircolari e ogivali circondano le pareti, passando su mezze colonne per creare un interno incantevole. Grazie a numerose finestre, lo spazio interno è illuminato da una calda luce naturale che accentua la grandiosità del luogo.
Oltre al suo splendore architettonico, la sinagoga è un'incarnazione di ricchezza storica e culturale. L'uomo dietro questa magnifica struttura era il Rabbino Elia Amshikashvili, un erudito educato a Varsavia che rifiutò un lavoro in Europa per servire i fedeli nella sua terra natale. La sua dedizione al suo popolo si riflette nella costruzione della Sinagoga di Oni, finanziata da ebrei influenti tra cui i fratelli Nobel, che detenevano una significativa partecipazione nel settore petrolifero di Batumi e Baku.
Avanzando negli anni '20, la sinagoga si trovò minacciata di distruzione durante l'era comunista. Eppure, il Rabbino Amshikashvili e la sua famiglia rimasero fermi, difendendo la sinagoga e trasformandola in un simbolo di resistenza. Sostenuti dalla comunità ebraica e georgiana circostante, riuscirono a proteggere la sinagoga dalla demolizione.
Oggi, la Sinagoga di Oni, ora un monumento culturale di importanza nazionale, continua a ergersi alta e orgogliosa, servendo da faro di speranza e resilienza. È la sinagoga funzionante più antica della Georgia e un testimone della ricca diversità religiosa del paese.