Situato nel comune di Tetritskaro nella regione di Kvemo Kartli, il Bacino di Algeti si trova vicino al villaggio di Tbisi, a circa 55 chilometri dalla vivace città di Tbilisi. Questo bacino, che sfrutta le acque del fiume Algeti, copre un'area di 2,3 chilometri quadrati, manifestando la sua considerevole presenza nel paesaggio.
Nell'ambito dello sviluppo e dell'utilità, sono in corso piani per costruire la Stazione Idroelettrica di Algeti, destinata a generare 1,1 MW di potenza. Questo ambizioso progetto mira a sfruttare il potenziale del bacino, canalizzando le sue risorse verso la produzione di energia sostenibile. Il bacino stesso gioca un ruolo fondamentale nell'irrigazione delle aree circostanti, soddisfacendo specificamente le esigenze della fascia Tbisi-Kumisi.
La rete di villaggi che beneficia dell'approvvigionamento idrico del bacino è vasta. Djordjiashvili, Asureti, Borbalo, Koda, Marabda, tra gli altri, attingono da questa cruciale fonte d'acqua, sottolineando l'importanza del bacino nel sostenere le comunità locali.
Il 2012 ha segnato un'occasione memorabile per il Bacino di Algeti quando i locali, in un imprevisto colpo di scena, si sono imbattuti in un cranio umano medievale precoce nelle sue vicinanze. Questa scoperta ha suscitato l'interesse di esperti e archeologi, portando a un consenso che il cranio risalisse ai secoli V-VI d.C. e appartenesse a un individuo maschile, non oltre i 40 anni. Ulteriori scavi hanno rivelato tombe e resti di attività umana passata, dipingendo un vivido quadro di un insediamento che un tempo prosperava durante il Medioevo in questa regione.
Esaminando questi elementi, il Bacino di Algeti si presenta non solo come una risorsa vitale per le comunità attuali, ma anche come un testimone silenzioso del tessuto storico della vita che un tempo si svolgeva nelle sue vicinanze. Il suo ruolo nell'energia, nell'agricoltura e nella storia forma un'identità multifaccettata, collegando passato e presente, natura e civiltà.